Cina e India sono i colossi asiatici dominanti nello scenario mondiale, ognuno con propri punti di forza e debolezza. Attraverso un approccio interdisciplinare – che integra economia politica comparata, urbanistica e studi culturali – il corso mira a evidenziare somiglianze, divergenze e intersezioni.

La Cina brilla per la sua impressionante scala industriale, è leader mondiale nella manifattura avanzata, innovazione tecnologica e supply chain. Iniziative come la Belt and Road Initiative (BRI) ne amplificano l'influenza geopolitica e la rendono una potenza esportatrice ineguagliabile. Tuttavia, la Cina inciampa su alcune debolezze strutturali: una domanda interna debole, una sovrapproduzione in aree come quella dei veicoli elettrici che scatena guerre di prezzi, una crescita del 4,5-5% frenata dal protezionismo americano, debito alto e un invecchiamento demografico che erode la forza lavoro. 

L'India, quarta economia mondiale con un PIL di oltre 4,1 trilioni di dollari, sfrutta un "dividendo demografico" giovane e dinamico, un boom nei servizi IT e digitali, e consumi che pesano per il 58% del PIL, con proiezioni di crescita al 6-7%. Ma anche l'India ha i suoi talloni d'Achille: infrastrutture carenti, sanità pubblica inadeguata, burocrazia asfissiante e un divario urbano-rurale che gonfia i costi logistici e limita il suo pieno sviluppo.

Nel corso, vengono esaminati i processi storici che hanno avviato la modernizzazione, dal "Grande Balzo in Avanti" maoista alla Riforma Economica di Deng Xiaoping in Cina, e dall'indipendenza gandhiana alle liberalizzazioni neoliberali di Narasimha Rao in India.

Un focus centrale è dedicato alle dinamiche economiche e geopolitiche contemporanee. La Cina emerge come fabbrica del mondo, con il modello di "socialismo con caratteristiche cinesi" e la BRI che ridefinisce le rotte commerciali globali. L'India, invece, si afferma come hub tecnologico e demografico, trainata dal settore IT e dalle riforme di Modi, anche se alle prese con le disuguaglianze sociali e la transizione energetica.

Dal punto di vista delle trasformazioni urbane, sociologiche e ambientali, il corso analizza e mette a confronto megalopoli come Shanghai e Mumbai: laboratori di architettura futurista, vere e proprie “città-mondo” dove l'urbanizzazione accelerata deve fare i conti con l’emergenza climatica. Approfondire la dimensione culturale dei due Paesi sarà infine la base sicura per riflettere sui sistemi di valori che plasmano e modellano le due diverse identità nazionali.

Obiettivo principale del corso: fornire strumenti critici per comprendere come Cina e India stiano ridefinendo il nuovo ordine mondiale. 

Alla fine del corso, per coloro che avranno seguito regolarmente almeno l'80% delle lezioni,  verrà rilasciato un badge elettronico di frequenza emesso nel rispetto degli standard di certificazione europea.

Le lezioni si svolgeranno dal 19 dicembre al 18 dicembre 2026, di giovedì e venerdì, dalle ore 18.00 alle 20.00.

Saranno tutte in modalità webinar e on demand.