CORSO #5

Il lavoro: come è, come cambierà

Le carrozze con cui viaggiavano i nostri trisavoli avevano una velocità più o meno pari a quella dei carri assiri e delle bighe romane. Le automobili, invece, hanno raddoppiato la loro velocità nell’arco di settant’anni. I microprocessori, fedeli alla legge di Moore, raddoppiano la loro potenza ogni diciotto mesi. Le fibre ottiche ogni nove mesi.

Da sempre gli esseri umani hanno inventato strumenti – dalla ruota all’Intelligenza Artificiale – cui trasferire una porzione crescente della fatica fisica, del lavoro intellettuale e persino dell’attività creativa. L’attuale società postindustriale sta spingendo oltre ogni limite lo spostamento delle attività, sia lavorative che ludiche, dalle braccia al cervello, dal cervello all’IA.

Così, sotto la spinta di numerosi fattori, tra cui primeggiano la globalizzazione e il progresso tecnologico, si riduce sempre più, in ogni campo, l’esigenza di energia umana e il lavoro trasforma radicalmente la sua consistenza e il suo rapporto con il resto della vita. Per comprendere la portata di questo mutamento basta confrontare l’articolo 1 della nostra Costituzione – “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro” – con il famoso quesito posto da Hannah Arendt: “Cosa succede a una società fondata sul lavoro quando il lavoro viene a mancare?”.

Il lavoro, che era una soluzione, sta diventando un problema e un enigma. Il progresso tecnologico crea o distrugge posti di lavoro? Cosa provoca il fenomeno della Great Resignation? Come mai si lamenta disoccupazione e, nello stesso tempo, molte aziende non riescono a trovare lavoratori? Agli imprenditori conviene investire in assunzione di lavoratori o in acquisto di robot? Come far combaciare la formazione scolastica con l’esigenza di professionalità da parte delle imprese? I sindacati sono ancora interlocutori utili all’impresa o è meglio tendere ai rapporti individuali tra datori di lavoro e singoli lavoratori? Come si deve modificare l’organizzazione aziendale man mano che le mansioni impiegatizie prevalgono su quelle operaie e le attività creative prevalgono percentualmente sulle mansioni esecutive? Fino a che punto conviene destrutturare i tempi e i luoghi del lavoro grazie alle nuove tecnologie telematiche? Come ci si può difendere dallo strapotere di alcune multinazionali?

Il disorientamento che datori di lavoro e lavoratori provano di fronte a questi interrogativi deriva dal fatto che sul fenomeno lavoro si riversa la dinamica di tutte le grandi variabili attive nella nostra società postindustriale: dalla demografia all’ecologia, dal progresso tecnologico alla globalizzazione, dall’economia alla cultura e alla femminilizzazione. Per superare questo disorientamento e trasformarlo in strategia consapevole, occorre un approccio formativo affatto nuovo, non intimidito dalla complessità della situazione e disposto a mobilitare tutte le discipline necessarie per fare chiarezza. Come diceva il grande artista Constantin Brancusi, “la semplicità è una complessità risolta”.

Per vincere questa sfida, la Scuola del Fatto Quotidiano propone ai suoi Partecipanti un corso di 64 ore, di cui 20 erogate dal Politecnico di Torino. Con questa attività formativa i nuovi termini della questione lavoro e la sua probabile evoluzione futura sono scandagliati in modo interdisciplinare mobilitando l’apporto di prestigiosi docenti di storia, demografia, tecnologia, organizzazione, relazioni industriali, economia, finanza, diritto, psicologia, sociologia, filosofia e scienza politica.

L’ineludibile aridità dell’approccio scientifico-tecnologico sarà mitigata da frequenti incursioni nel mondo umanistico affidate a sicuri esperti che esporranno i casi più interessanti di reciproca influenza tra lavoro, musica, letteratura e cinema.

I vari temi inclusi nel programma saranno trattati anche con ottica previsionale in modo da comporre, tutti insieme, uno scenario del mondo del lavoro proiettato nel prossimo decennio.

Il Corso è articolato in tre moduli: 
1. Contesto socio-economico del lavoro (23 ore erogate dalla Scuola FQ).
2. Aspetti tecnologi del lavoro (20 ore erogate dal Politecnico di Torino).
3. Organizzazione del lavoro (21 ore erogate dalla Scuola FQ).

Ogni modulo, a sua volta, è composto da incontri di 3 ore ciascuno in cui lezioni frontali si alternano con testimonianze aziendali, riflessioni individuali, esercitazioni di gruppo e discussioni plenarie.

LEZIONI IN DIRETTA E ON DEMAND
AULA VIRTUALE
INIZIO DEL CORSO: 10 NOVEMBRE 2023
2000,00 IVA INCLUSA
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Programma delle lezioni

PRIMO MODULO | IL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO DEL LAVORO 

23 ore erogate dalla Scuola FQ 

 

0. INTRODUZIONE AL CORSO

Prof. Stefano Sacchi

16.30 - 17.00 Contenuti del Corso, tempi e metodi didattici 
   
   

 

1. ATTUALITÀ E PROSPETTIVE DEL MERCATO DEL LAVORO 

17.00 - 17.05 Introduzione del coordinatore Ugo Calvaruso
17.05 - 17.15 Incursioni musicali del maestro Aurelio Canonici: come "lavorava" Bach
17.15 - 18.00 Lezione della prof.ssa Giustina Orientale Caputo:
“Il mercato del lavoro: attualità e prospettive”
18.00 - 19.00 Discussione plenaria con la prof.ssa Orientale Caputo
19.00 - 20.00 Testimonianza: Pietro Negra, CEO e Founder di Pinko

 

Docenti

I percorsi di formazione della Scuola del Fatto possono essere acquistati utilizzando la Carta del Docente. contatta il customer care per la procedura di iscrizione.

Corso erogato in collaborazione con Gruppo Spaggiari Parma S.P.A., ente accreditato e qualificato per la formazione del personale della Scuola con decreto MIUR n. 170 21.03.2016