CORSO #2-2026
Democrazia e potere. La crisi delle democrazie in Occidente
Gli anni tumultuosi della cosiddetta “seconda repubblica” ci hanno fatto assistere ad una crescente insofferenza per il modello di democrazia prefigurato dalla Costituzione italiana, della quale i ceti politici dirigenti, a partire da Cossiga, hanno decretato l’obsolescenza. I mutamente introdotti nella scena internazionale dai fatti dell’89, hanno determinato anche un vero e proprio terremoto nel nostro ordinamento politico. La caduta delle principali ideologie che avevano animato il dibattito politico del ”900 ha disvelato la crisi – già in atto - e la progressiva perdita del carattere democratico, partecipatorio e di massa dei principali partiti politici che hanno guidato la vita politica italiana ed il loro trasformarsi in ristrette élites, gruppi di potere avulsi dai bisogni e dalle domande sociali.
La crisi del partito politico di massa ha aperto la strada alla crisi della democrazia italiana. A questa crisi i gruppi dirigenti dei partiti hanno cercato di porre rimedio inseguendo il mito della stabilità degli esecutivi, a prezzo della partecipazione popolare. Contestualmente è stata smantellata la cultura della solidarietà e dei diritti che faceva da aggregante del partito di massa ed è stato smantellato il sistema dei valori, cioè dei significati che organizzavano l’agire politico, riducendo la politica a mera lotta di élites e consegnandola nella dimensione della più totale anomia. Si è diffuso il mito della rigenerazione del sistema politico attraverso il ricorso a sistemi elettorali maggioritari che hanno modificato la “Costituzione materiale” al punto che il nuovo ordinamento politico è stato battezzato come “seconda Repubblica”.
Il risultato è stata una progressiva diminuzione della fiducia dei cittadini nelle istituzioni politiche rappresentative ed una ancora maggiore sfiducia nei partiti politici, trasformatisi in centri di potere autoreferenziali, con la conseguenza che ormai la metà degli elettori disertano le urne.
Le riforme elettorali maggioritarie fortunatamente hanno ricevuto un ridimensionamento dalla Corte costituzionale che ha bocciato il “porcellum” e l’”Italicum”. Una tendenza alla verticalizzazione del potere ha guidato i ripetuti tentativi di stravolgere gli assi portanti della democrazia costituzionale attraverso i progetti di grandi riforme costituzionali che si sono susseguiti nel tempo. I progetti più ambiziosi si sono concretizzati nella riforma Berlusconi (2005) e nella Riforma Renzi (2016), entrambe cancellate dal popolo italiano con il Referendum. Invece la riforma del titolo IV, introdotta dal Centro-sinistra nel 2001, ha introdotto nel tessuto della Repubblica un baco che si è materializzato venti anni dopo con l’insidioso progetto dell’Autonomia differenziata. Il vento nuovo portato dal governo più a destra che ci sia mai stato nella Repubblica italiana, sta portando molte forme di ritorno all’antico e prepara – se non sarà contestata – una svolta verso una “democrazia illiberale”, in direzione della quale si muovono le riforme costituzionali in cantiere, il Premierato e la riforma del giudiziario, artificiosamente denominata “separazione delle carriere.
Per analizzare e capire meglio tali dinamiche la Scuola di cittadinanza del Fatto Quotidiano propone questo corso, con la responsabilità scientifica del Prof. Domenico Gallo, rivolto a cittadini e cittadine interessati ad avere gli strumenti per una comprensione più approfondita e consapevole dei temi fondamentali della crisi della democrazia italiana, analizzata nel suo percorso storico.
Articolazione del corso. Il corso si articola in dieci lezioni, in cui esperti e protagonisti del settore affrontano i temi fondamentali della crisi della democrazia italiana esaminata nel suo percorso storico, dalla scomparsa dei partiti di massa, alla demolizione dei beni pubblici repubblicani, alla configurazione di un orizzonte autoritario.
Metodologia. Il corso di 20 ore è composto da dieci lezioni di due ore ciascuna: 60 minuti di lezione e 60 minuti di discussione plenaria in cui si alternano "incursioni" musicali, letterarie e cinematografiche che arricchiscono lo scenario offerto dal corso affiancando il punto di vista umanistico a quello scientifico.
Principali temi chiave: le leggi elettorali dallo Statuto albertino alla Costituzione, il modello costituzionale di democrazia fondato sui partiti, la crisi del partito politico e della fiducia dei cittadini nelle istituzioni rappresentative, la tendenza alla verticalizzazione del potere e i progetti di grande riforma della costituzione contrastati dai referendum costituzionali, l’aggressione al profilo della democrazia costituzionale attraverso la riforma della giustizia, il premierato e l’autonomia differenziata, il controllo del sistema radiotelevisivo
I nostri docenti: Alessandra Algostino (Università di Torino), Agostina Cabiddu, (Politecnico di Milano), Claudio De Fiores (Seconda Università di Napoli), Domenico Gallo (Presidente di Sezione onorario Corte di Cassazione), Giorgio Fontana (Università del Mediterraneo), Francesco Pallante (Università di Torino), Laura Ronchetti, (Università del Molise), Massimo Villone (Università di Napoli), Mauro Volpi (Università di Perugia), Roberto Zaccaria (Università di Firenze).
Destinatari. Il corso si rivolge a professionisti, studenti universitari, attivisti e chiunque desideri approfondire le proprie conoscenze sui temi fondamentali della crisi della democrazia italiana esaminata nel suo percorso storico, dalla scomparsa dei partiti di massa, alla demolizione dei beni pubblici repubblicani, alla configurazione di un orizzonte autoritario.
Alla fine del corso, per coloro che avranno seguito regolarmente almeno l'80% delle lezioni, verrà rilasciato un badge elettronico di frequenza emesso nel rispetto degli standard di certificazione europea.
Le lezioni si svolgeranno dal 19 marzo al 24 aprile 2026, di giovedì e venerdì, dalle ore 18.00 alle 20.00.
Saranno tutte in modalità webinar e on demand.
20 ORE DI FORMAZIONE
Live e on demand
10 MATERIE
Con docenti d’eccezione
1 PIATTAFORMA E-LEARNING
Unica e dedicata
Programma delle lezioni
giovedì
19
marzo 2026
18/20
venerdì
20
marzo 2026
18/20
giovedì
26
marzo
18/20
venerdì
27
marzo 2026
18/20
giovedì
2
aprile 2026
18/20
venerdì
3
aprile 2026
18/20
giovedì
16
aprile 2026
18/20
venerdì
17
aprile 2026
18/20
giovedì
23
aprile 2026
18/20
venerdì
24
aprile 2026
18/20
1. LE LEGGI ELETTORALI DALLO STATUTO ALBERTINO ALLA COSTITUZIONE
Prof. Claudio De Fiores
| ore 18.00 - 18.05 | Introduzione del moderatore |
| ore 18.05 - 18.15 | Incursione musicale del maestro Aurelio Canonici |
| ore 18.15 - 19.00 | Lezione del prof. De Fiores La storia delle leggi elettorali italiane è lo specchio delle trasformazioni politiche, sociali e costituzionali del Paese. Si tratta di un percorso particolarmente complesso e controverso, segnato da spinte democratiche, resistenze conservatrici e svolte autoritarie. |
| ore 19.00 - 20.00 | Discussione plenaria |
Docenti
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Corso erogato in collaborazione con Gruppo Spaggiari Parma S.P.A., ente accreditato e qualificato per la formazione del personale della Scuola con decreto MIUR n. 170 21.03.2016







